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Archive for ottobre 2012

Spero che mi perdonerete per il titolo un po’ “ruffiano”, ma trovavo simpatica l’idea di usare questa ormai sdoganata dicitura per un post che in realtà tratta di filosofia del linguaggio…

Cerco di arrivare subito al dunque: la questione di cui vorrei parlarvi oggi è la classica distinzione che si è soliti fare in semantica lessicale tra informazioni da dizionario e informazioni da enciclopedia quando si chiede quali informazioni rientrino nel significato di una parola e quali invece ne restino escluse.

Vi è una tradizione di autori che sostengono che il significato di una parola (il significato lessicale) sia costituito esclusivamente da informazioni da dizionario – per intenderci, sono quelle informazioni che troviamo scritte appunto nei dizionari. Ad esempio, secondo questi autori, il significato della parola ‘cane’ sarà dato da una serie di informazioni molto ristrette ed essenziali (il cane è un animale, mammifero, domestico, dal muso allungato, il cui suono tipico è l’abbaiare).

Di certo non farà parte del significato di tale parola il fatto che i cani di norma non sopportano i gatti, che se sono felici scodinzolano, che se invece sono impauriti nascondono la coda tra le zampe posteriori, oppure che se si innervosiscono possono mordermi, al contrario di altri animali che reagiscono graffiandomi.

Tutte queste ultime informazioni non faranno parte del significato della parola ‘cane’, in quanto saranno piuttosto conoscenze “da enciclopedia”, ossia conoscenze accessorie.

Personalmente questa separazione tra dizionario ed enciclopedia non mi ha mai trovato molto d’accordo. Perlomeno non sono mai stato convinto che sia possibile ridurre la conoscenza del significato di una parola a un ristretto gruppo di informazioni. E’ vero che le cosiddette informazioni da dizionario plausibilmente sono quelle condivise dalla maggior parte dei parlanti di una data lingua. Eppure non mi sentirei di sostenere che il significato sia riducibile a queste.

Di recente ho poi letto alcuni articoli molto interessanti scritti da Vyvyan Evans, Professor of Linguistics presso la Bangor University, il quale ricorda come le teorie di semantica lessicale che appartengono alla tradizione di studio cognitivista, tendono invece a collegare il significato delle parole con tutte le informazioni che associamo nella nostra mente al loro referente: “meaning representation is encyclopaedic” scrive Evans in un suo testo.

Ma Evans fa anche un passo in più e nota anche che il significato di una parola non può essere ridotto a qualcosa di stabilito e fissato una volta per tutte. Si dovrebbe, infatti, dire che il significato di una parola è selezionato di volta in volta tra le informazioni di enciclopedia, a seconda del contesto in cui la parola è inserita.

A breve la seconda parte del post…

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